MENU

IN CAMPO CON LA TESTA: ALLENAMENTO MENTALE

Ciao ragazzi, L’atteggiamento è molto importante nello sport e ci permette di esprimere il nostro potenziale appieno in campo! Proprio per questo affiancare l’allenamento mentale a quello tecnico e fisico vi aiuterà in gara e nella vostra quotidianità (scuola, relazioni,…).

Modello delle tre P (PRESENTE - POSITIVO - PRONTO)

In quest’avventura ci farà da guida il Modello delle tre P di Mind Room che ci permette un’introduzione alla preparazione mentale, ma ricorda che per approfondire le strategie è utile l’aiuto di uno psicologo dello sport che potrà personalizzare il percorso in base alle tue esigenze specifiche.

Importanza dell'Allenamento Mentale

Ricordati che allenare la mente è una scelta da vero atleta e permette di esprimere al meglio le proprie potenzialità e ottenere un continuo miglioramento della performance e del benessere. La preparazione mentale può essere utile a tutte le età e livelli di esperienza e le strategie che imparerai ti possono aiutare anche a scuola e in altri ambiti dove la gestione emotiva può fare la differenza.

La falsa credenza che lo psicologo serva solo a chi ha problemi e non è un vincente è stata
finalmente superata e molti grandi campioni oggi allenano la testa, oltre al gesto tecnico e il
fisico! Tira anche tu con la testa! Inizia con noi!

PRESENTE

Prima regola dell’arciere “stare al presente”… ecco la nostra prima P, PRESENTE. Vi faccio una domanda: quante frecce ci sono in una volée? Avete risposto “3 o 6”? Questo è il primo atteggiamento sbagliato… cambiamo prospettiva e proviamo a dirci “una freccia… una freccia … una freccia” sono sempre 3, ma la nostra mente deve affrontarle una alla volta! Esiste solo “una freccia” e mi occuperò della successiva al momento giusto!

Il tiro con l’arco richiede infatti la ripetizione dello stesso gesto per 60/72/144 frecce… uno
degli errori più frequenti è spostare la nostra attenzione sulle frecce già tirate o su quelle che
dobbiamo ancora tirare …
La regola d’oro e’ tenere la mente nel “qui e ora”, stare sul gesto e considerare una
freccia alla volta…
Anticipare mentalmente “ne mancano ancora due” oppure ripensare alla freccia già tirata -
“ho fatto schifo” - ci fa spostare l’attenzione fuori tempo, rispettivamente al futuro o al
passato e non ci permette di concentrarci sul presente, sulla singola freccia che ho tra le
mani.
Nel fumetto Stella dicendo “ho fatto schifo” rischia di stare sulle frecce già tirate, pensando a
quali errori possa aver commesso, mentre nel tiro con l’arco e nello sport in generale la
gara non è il momento per ripensare all’errore commesso ma per ripetere il gesto corretto
sempre nello stesso modo.
Come si fa a stare al presente? la strategia più semplice è lo STOP del pensiero: dirsi
“STOP, STAI AL PRESENTE” o anche solo “PRESENTE” ogni volta che ci rendiamo conto
che non siamo nel “qui e ora”.
Vi capiterà che il pensiero torni nuovamente al passato o vada al futuro ma se vi allenate
allo STOP vedrete che diminuiranno i momenti in cui non siete concentrati e riuscirete a
focalizzarvi su quella singola freccia che state tirando

POSITIVO

Per introdurre la seconda P, il PENSIERO POSITIVO, partiamo da un piccolo esercizio: Pensate a un cane, cercate di immaginarlo nella vostra mente, il colore, la grandezza, il suo abbaio. Ora vi chiedo di “non pensare a un gatto”... Cosa succede? Molto probabilmente avrete immaginato un gatto e le sue caratteristiche.

Per
quanto io provi a non pensare ad un gatto, questo comunque si presenta nella mia mente.
Questo avviene perché, per negare qualcosa, io devo pensare al concetto (in questo caso,
“gatto”) e poi cancellarlo, allontanarlo. Questo accade in molte situazioni nelle quali io mi
dica di NON fare qualcosa. Quando penso “NON sbagliare” o “NON distrarti” attivo nella mia
mente l’immagine relativa allo “sbagliare” e “distrarsi” (es. posizione scorretta, attenzione ai
rumori/voci a bordo campo) e prima che riesca a cancellare questi pensieri spesso ho già
tirato la freccia in modo errato.
I più veloci saranno riusciti poi a spostarsi rapidamente su altri pensieri per eliminare quello
del gatto appena si rendono conto del “NON” (es. torno a pensare al cane) ma la traccia di
quell’immagine permane nella vostra testa così come succede spesso con i pensieri negativi
in campo o pre-gara.

PRONTO

La terza ed ultima P è la PRONTO, la capacità di unire lo stare al presente e il pensiero positivo al tiro della freccia. Come può avvenire ciò? Mediante l’utilizzo della routine di tiro.

Prova a scrivere tutti i gesti che compi nell’atto di tirare… noterai che le singole azioni sono
spesso le stesse e le compi tendenzialmente in un ordine specifico. Se ti alleni a rendere
questa sequenza sempre identica a se stessa potrai in tempi brevi renderla automatica e ciò
ti permetterà di evitare il controllo cosciente del gesto, che spesso porta a tensioni sia fisiche
che mentali.
Per essere sicuro fai leggere al tuo tecnico la sequenza e chiedigli se hai dimenticato
qualcosa. Una volta che sarai sicuro di aver messo tutti gli elementi importanti del tiro potrai
allenare l’automatizzazione ripetendo nella tua mente le parole che hai scritto oppure
rivedendo la sequenza con la visualizzazione

CURVA ANSIA

“L'ansia ha effetto sulle prestazioni. Quando l’ansia aumenta, l’efficienza prestazionale cresce. Se l’ansia sale ulteriormente, le prestazioni si riducono. La curva dell’ansia è differente da individuo a individuo!”.